Ascesa e potere della famiglia Medici. I Medici di Claudia Tripodi La voce e il tempo di domenica 17 gennaio 2021 pag. 19 
17 Gennaio 2021

I Medici di Claudia Tripodi 

La voce e il tempo di domenica 17 gennaio 2021 pag. 19 
 Ascesa e potere della famiglia Medici 

Un’opera coraggiosa quella di Claudia Tripodi, autrice di un libro che si ritaglia uno spazio nel mare magnum di studi sull’argomento: la storia della famiglia Medici. L’autrice è riuscita nel suo intento con l’avvincente «I Medici. Ascesa e potere di una grande casata» (Diarkos). Il libro è scritto bene e conduce il lettore in circa quattro secoli di storia descrivendo luci e ombre di una casata il cui nome è legato a corda doppia con la città di Firenze e con l’idea di R inascimento. Quella dei Medici è stata una famiglia che ha dato alla storia italiana dei grandi personaggi, oltre a due papi e a due regine alla Francia. Il viaggio proposto dall’autrice si snoda avendo il proprio incipit nella Firenze tardo trecentesca, passando per la grande epoca rinascimentale di Lorenzo il Magnifico e il primo granduca Cosimo I, fi no a giungere a Giangastone, tradizionalmente considerato come l’ultimo erede della dinastia, poiché morì nel 1737 senzadiscendenti diretti. La lunga vicendadella nobile famiglia si è intersecata afatti e personaggi della storia, con i qualispesso vi sono state relazioni fondamentali e che hanno avuto una ricadutafondamentale per il nostro Paese. Bastipensare, per esempio, al mecenatismodi Lorenzo il Magnifi co, che seppe mediare con illuminata armonia l’abilitàdello stratega politico, all’amante dellabellezza, fi no a farsi poeta e cantore degli umani sentimenti. L’autrice sottolinea: «Una delle suemaggiori peculiarità risiede nel fatto chela famiglia Medici ha mantenuto nel governo di Firenze, e di conseguenza nelpanorama internazionale con cui la cittàinteragiva, un ruolo primario per unadurata temporale straordinariamente lunga. Cosimo il Vecchio, il nonno diLorenzo il Magnifi co, sebbene non fosseinsignito di alcun titolo uffi ciale (Firenzeera una Repubblica), era già riconosciuto, negli anni Trenta del Quattrocento,come uno degli uomini più potentidella città. Forse non il più potente inassoluto, ma di certo quello il cui poterepersonale era più temibile». Il lasso di tempo trascorso tra Cosimo il Vecchio e Giangastone fu segnato dalla continua presenza e quasi ininterrotta di membri della famiglia Medici ai vertici del governo della città. Poi, seguendo le regole imperscrutabili dell’umano, anche la grande dinastia volse al termine: «… Il successo mondano difetta di stabilità», scrive Claudia Tripodi. «Si può essere certi che, pur non sapendo quando accadrà, nessuna forma di gloria dura per sempre. Nemmeno quella dei Medici». Certo che, per quanto riguarda la grande famiglia toscana, anche quando la sua presenza si è trasformata in eco, non si può certo dire che le sue gesta non abbiano lasciato una traccia indelebile nella storia.
Massimo CENTINI