Essere Frank Zappa di Michele Monina. Una biografia molto particolare - Mentinfuga
31 Dicembre 2024

Essere . Una  sui generis di Michele Monina è un libro davvero singolare: strambo, bizzarro, curioso, politicamente e stilisticamente scorretto, spesso sconclusionato e inconcludente e nel contempo coerente e sensato. Un flusso di coscienza quasi ininterrotto che comprende ricordi, sensazioni, impressioni, emozioni, citazioni e rimandi che si rincorrono, si intrecciano, si ripetono e si fondono tra loro creando ardite associazioni di idee.

Il titolo ci induce a pensare che si tratti dell’ennesima biografia del genio di Baltimora, sia pure affrontata con taglio originale e innovativo. Ma durante la lettura ci viene il dubbio che la biografia del titolo sia invece quella dell’autore il quale, per attitudine, per stile così come per ammirazione e inconscio desiderio di emulazione, oserei dire per essenza, si sente lui stesso Frank Zappa.

Forse Essere Frank Zappa non è niente di tutto ciò oppure, a tratti, entrambe le cose. Di certo Zappa è citato relativamente poco nelle 252 pagine del libro. Vi compaiono giusto alcuni titoli del suo sterminato catalogo discografico e vengono riportati alcuni aneddoti ed episodi. E tuttavia la sua figura in qualche modo è sempre presente mentre seguiamo, non senza fatica, le innumerevoli proposizioni relative e gli incisi ai quali Monina ricorre per comporre ogni suo interminabile passaggio, mettendo a dura prova la nostra capacità di non perdere il filo e il fine del discorso.

Michele Monina, nato ad Ancona nel 1969, è uno scrittore, giornalista, critico musicale, traduttore, autore teatrale e radiotelevisivo, produttore e chissà cos’altro ancora. Essere Frank Zappa è il suo novantasettesimo libro pubblicato, la qual cosa comprova una sorta di bulimia creativa e produttiva, un’irrefrenabile frenesia compositiva che lo accomuna inevitabilmente, anche per questo aspetto, a Frank Zappa.
Un ulteriore elemento che connette la produzione di Zappa con quella di Monina è l’eterogeneità dei contenuti. La musica di Zappa, superficialmente e genericamente classificata come , contiene in realtà tracce marcate e ben individuabili di jazzfunkyfusioncountry, perfino di musica classica, contemporanea, elettronica e di progressive.

E il libro di Monina parla di musica, svariando dal rock anni 70 al rap dei giorni nostri, passando attraverso new wavepunk, hip-hophousetrap e urban, sempre con un occhio di riguardo a tutto quanto suoni come trasgressivo, innovativo e dissacrante.

Ma Essere Frank Zappa parla anche di cinema, di serie televisive, di teatro, di pittura, di letteratura. E se, con riferimento a Zappa, non mancano citazioni di titoli di singoli brani e di album, infinito è l’elenco dei musicisti, dei dischi, dei film, degli attori e scrittori intorno ai quali si dipanano i ricordi e le esperienze di Monina. L’autore sintetizza, nelle prime pagine, l’intento e il senso stesso del suo insolito libro.

«Insomma, niente biografia di Frank Zappa qui, quanto piuttosto una reinterpretazione della sua arte, del suo stile, della sua essenza, appunto, in pieno stile contemporaneo. . . . . Anche una fenomenologia, certo, seppur mascherata, e pure un lungo tirare in ballo tutti quelli, musicisti, certo, ma anche scrittori, che a Frank Zappa devono molto, in alcuni casi tutto, forse me compreso. . . . Da adesso in poi non si parlerà di Zappa, ma si parlerà come Zappa, o si parlerà come Zappa suonava e componeva. O si parlerà e basta, Zappa comunque da qualche parte».

Come ho scritto all’inizio Essere Frank Zappa è un libro davvero singolare. Oltre 56.000 parole per parlare e disquisire, illustrare, spiegare, evocare e ricordare le opere e la poetica, l’essenza forse, di un genio ancora oggi in parte misconosciuto o sottovalutato, riconoscendone la grande e insopprimibile influenza.

GianLuigi Bozzi

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