Amore, bellezza, morte e verità: cosa è possibile conoscere su questi temi? Esistono certezze filosofiche che possono servire da guida all’uomo moderno?
Il libro “Nuove lezioni di filosofia. I temi fondamentali del pensiero umano” di Antonio Rinaldis, edito da DIARKOS, affronta quattro temi cardine della filosofia: amore, bellezza, morte e verità.
Ad essi corrispondono, nella vita reale, eventi inevitabili e talvolta sorprendenti nell’esistenza di ogni persona. Sono momenti che chiedono uno stop e un reinventarsi per dare senso al proprio cammino nel mondo.
Quanto sappiamo su queste tematiche rispetto ai primi filosofi?
In che modo la filosofia nel corso dei diversi periodi storici ha contribuito a fornire all’uomo delle risposte?
La continua ricerca attraverso le varie epoche non è giunta a conclusioni definitive e l’autore ci ricorda che è insito nella ricerca stessa il suo non finire.
La partita rimane aperta, come la filosofia, che incarna perfettamente la condizione di viandante che sembra la più pertinente per definire quell’essere particolare che è l’uomo.
Il libro, attraverso un’analisi rigorosa, parte dal mondo greco per ripercorrere il dibattito filosofico su questi quattro aspetti della vita di ogni uomo.
Cosa si intende con il termine Amore?
Nel mondo greco, alle radici della nostra cultura, si usavano parole differenti a seconda della sfumatura di questo sentimento che si voleva indicare. Con il Cristianesimo prevale l’idea dell’Amore per Dio e per il prossimo che diventa il fine ultimo dell’umanità.
Il libro approfondisce il tema ripercorrendo la storia della filosofia per arrivare ad una riflessione sull’Amore oggi:
gli amanti post moderni oscillano tra due alternative che sono reciprocamente inconciliabili, perché da una parte la domanda d’amore rimane impellente e urgente e quindi si conferma l’esigenza di creare delle relazioni che siano stabili e durature, ma dall’altra è altrettanto presente la diffusa tendenza a ricercare la novità, il diverso, rifuggendo l’impegno e la costanza che qualsiasi relazione comporta.
Come vivere dunque questo sentimento? Un’alternativa potrebbe essere quella di imparare di nuovo ad amare e vedere l’ Altro come diverso da noi, un essere unico e non come un’estensione di se stessi spesso poco rispettata e solo posseduta.
Come hanno affrontato il tema della morte i primi filosofi?
Nel libro vengono ripercorse le riflessioni di numerosi pensatori, dal mondo antico al Cristianesimo, dal Medioevo fino all’età moderna e contemporanea. Molti di loro hanno cercato non solo di dare un senso a quell’evento che — per dirla con Heidegger — segna la fine di tutte le possibilità dell’esistenza ed è l’unico davvero inevitabile, ma anche di indicare vie possibili per accettarlo.
Accanto ai filosofi l’autore richiama anche il contributo di letterati, scrittori e poeti che hanno arricchito il pensiero filosofico con la forza evocativa delle loro opere. È il caso, ad esempio, della riflessione sulla funzione della tomba in una visione materialistica della vita, che conduce al pensiero di Ugo Foscolo: per lui è la memoria custodita dalla poesia a garantire all’uomo una forma di immortalità, anche oltre la morte.
Il libro segue un ordine preciso nella trattazione dei temi: nei primi due capitoli l’autore si concentra su Amore e Morte, per poi affrontare Bellezza e Verità, mostrando come ciò che potrebbe sembrare una contrapposizione si riveli invece una profonda complementarietà.
Il linguaggio è insieme rigoroso e accessibile, chiaro e puntuale, capace di accompagnare il lettore attraverso riflessioni complesse senza mai risultare distante.
Con forza e coerenza, l’autore restituisce alla filosofia il suo significato originario: una ricerca mai conclusa, che non pretende di offrire certezze ma che, nel porre domande sempre nuove, alimenta quello sguardo aperto e curioso che distingue l’essere umano quando non si accontenta di ciò che ha già trovato.
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