LES FLEURS DU MAL BLOG - Recensione di Stregoneria di Katia Bernacci
18 Maggio 2025

Presente al salone del libro di Torino non potevo non parlarvi del saggio della Bernacci.

Di libri sulle streghe ne ho letti a iosa, ma li trovavo molto limitasti nelle conclusioni dalla personale visione e formazione non solo accademica ma umana dell’autore.

Ora so benissimo che nella ricerca il legame tra osservatore e dato da osservare è strettissimo e quasi interdipendente ma a me sinceramente un pò stressa.

Non perché io sia migliore, assolutamente no, ma perché significa che il ricercatore stesso prenderà come validi o come oggettivi soltanto alcuni dati, alcuni settori della conoscenza escludendone altri.

E chi ci dice che quelli scartati invece non contengano le giuste rivelazioni?

Nell’analisi sociologica e storica questo diventa un limite soffocante, tanto che spesso, forse più che nelle discipline scientifiche quantificabili significa non riformulare la teoria quando adattare gli indizi alle teorie.

E mai come nella stregoneria o nella storia delle persecuzione questo fatto è evidente.

Tanto che per spiegare non solo l’esistenza delle stesse, ma anche il motivo per cui certi processi furono cosi cruenti, dipende anche dalla visione ontologica del relatore.

La femminista propenderà per un attacco del patriarcato al femminino, e viceversa il maschilista prediligerà per una conferma della natura tentatrice e maligna della femminilità.

E tutti sono ugualmente portati avanti con fervore rendendo la materia di studio una sorta di partita di calcio con i propri sostenitori a abbracciarsi sugli spalti usando toni affatto tranquilli.

In questa diatriba dal quale oggi mi autoescludo, i dati psicologici, sociologici e persino politici vengono messi al bando perché non sono cosi conformi a tali teorie.

Se si parla di tradizione ancestrale del femminino sacro, al stessa versatilità politica della caccia alle streghe non ha la sua ragione di esistere, ne di essere introdotta come un tassello necessario nella ricostruzione.

A cura di Alessandra Micheli

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